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Isola San Pietro |
Con oltre 50 chilometri quadrati di territorio è la seconda isola, dopo Sant’Antioco, dell’arcipelago del Sulcis. Abitata dalla preistoria e chiamata ‘isola degli sparvieri’ dai punici, San Pietro dista 40 minuti di traghetto da Calasetta o Portovesme. |
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È contornata da coste frastagliate. Le aspre scogliere alternano sporgenze e insenature con spiagge riparate dal vento e bagnate da un mare limpido. Le ripide scogliere sono rifugio di falco pellegrino e gabbiano corso, nonché regno del raro falco della regina. Nelle saline, invece, assisterai ad atterraggi di fenicotteri, cavalieri d’Italia, fraticelli e garzette. |
A nord si apre il panorama romantico di Cala Vinagra: ciottoli che si immergono in acque smeraldo. A nord-ovest Cala Fico, un profondo fiordo rientra nelle rocce sino a un’incantevole spiaggetta. Più a occidente, nel punto più elevato, spicca un’imponente promontorio, Capo Sandalo, dominato da un faro ottocentesco, il più a ovest d’Italia. |
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A sud, il simbolo di San Pietro, i due faraglioni detti Le Colonne. Tra le numerose spiagge dell’ isola ricordiamo : Guidi, la Bobba, la Conca, la Caletta. |
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Carloforte è l’unico centro abitato, il paese è un enclave ligure in Sardegna: conserva lingua e cultura dei fondatori, le famiglie di pescatori originarie di Pegli, e provenienti dall’isola tunisina di Tabarka . I tabarchini nel 1738 ottennero dal re Carlo Emanuele III il permesso di colonizzare l’ isola disabitata. La pesca del tonno ha reso l’isola celebre nel mondo. |
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Testimone della patria dei tonnarotti è la seicentesca tonnara, a La Punta, Ogni anno, tra fine di maggio e inizio giugno si celebra la tradizione con un evento gastronomico internazionale, il Girotonno. |